Progetto UNIRE a sostegno del volontariato e del sociale
- By Redazione Arcobaleno
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Anche L'Associazione Arcobaleno insieme ad altre realtà impegnate nel sociale entra a far parte del progetto UNIRE https://www.unire.online/il-progetto
UNIRE è il titolo del progetto che ha vinto il bando Regionale a sostegno delle Organizzazioni di Volontariato e delle Associazioni di Promozione sociale ed esprime sinteticamente quello che è l’obiettivo generale: creare occasioni di incontro, reciproca conoscenza, scambio e integrazione tra comunità di italiani e stranieri residenti sia a Milano sia in periferia o in altre province lombarde, in particolare nel lodigiano e nel cremonese. Il focus prevalente riguarderà le donne e i minori stranieri non accompagnati, ma alcune azioni coinvolgeranno anche stranieri adulti.
L’altro grande obiettivo è creare i presupposti per una collaborazione strutturata e profittevole tra associazioni che hanno una mission comune, in particolare quella della buona accoglienza dello straniero e della sua integrazione.
Indagine conoscitiva sulla condizione di donne migranti in ambito periferico e rurale delle province di Lodi e Cremona
Una ricercatrice della Fondazione Ismu realizzerà una statistica delle presenze e delle provenienze di donne originarie, in particolare, dei paesi arabi e del sub-continente indiano. Saranno definiti le principali criticità circa gli aspetti culturali, sociali, economici delle comunità di appartenenza e degli individui. Si proveranno a capire le principali dinamiche interpersonali (specialmente uomo-donna) nelle comunità etniche di appartenenza, gli aspetti relativi alla scolarizzazione della generazione adulta (25-45 anni) e giovanile (15-24 anni).
Si descriveranno le dinamiche che contraddistinguono la relazione con la popolazione italiana e le più importanti occasioni di incontro e di condivisione.
Azione 1) Indagine conoscitiva sulla condizione di donne migranti in ambito periferico e rurale delle province di Lodi e Cremona
Una ricercatrice della Fondazione Ismu realizzerà una statistica delle presenze e delle provenienze di donne originarie, in particolare, dei paesi arabi e del sub-continente indiano. Saranno definiti le principali criticità circa gli aspetti culturali, sociali, economici delle comunità di appartenenza e degli individui. Si proveranno a capire le principali dinamiche interpersonali (specialmente uomo-donna) nelle comunità etniche di appartenenza, gli aspetti relativi alla scolarizzazione della generazione adulta (25-45 anni) e giovanile (15-24 anni).
Si descriveranno le dinamiche che contraddistinguono la relazione con la popolazione italiana e le più importanti occasioni di incontro e di condivisione.
Azione 2) Sviluppo di legami tra comunità in ambito extraurbano
Saranno organizzati vari momenti di aggregazione e iniziative in campo sociale, ambientale, culturale, sportivo, artistico come iniziali occasioni di incontro tra italiani e stranieri.
Molte di queste occasioni coinvolgeranno le donne: si faranno gruppi di cammino, visite al mercato, si condivideranno feste ed eventi di ciascuna comunità, sarà realizzata un’esperienza teatrale, si organizzeranno due gite a Milano per donne residenti in ambiti periferici e rurali.
In campo sportivo, ci sarà il coinvolgimento della parte maschile delle comunità, anche attraverso un torneo di cricket.
L'obiettivo generale è condividere con i diversi gruppi linguistici le loro feste, i loro eventi importanti per conoscerne meglio le tradizioni, favorire nuove relazioni o consolidare quelle esistenti.
Azione 3) Sviluppo di legami tra ragazze e ragazzi italiani con un gruppo di Minori Stranieri Non Accompagnati
Saranno realizzate attività (incontri, workshop, passeggiate, gite, feste) che favoriscano la conoscenza tra 23 studenti di una terza del liceo linguistico Manzoni di Milano e un gruppo di altrettanti MSNA di pari età accolti in varie comunità della città.
I MNSA potranno mettere a fuoco la loro esperienza e creare i presupposti affinché i coetanei italiani prendano atto della loro condizione e del loro vissuto, toccando con mano una realtà generalmente mediata dalla stampa o dalla tv, e scambiare coi coetanei esperienze e aspirazioni in modo diretto.
Saranno anche coinvolte le famiglie degli studenti italiani per incoraggiare l’organizzazione di esperienze di accoglienza leggera: affinché alcuni MSNA vengano cioè coinvolti nelle attività di una famiglia, quali una cena in pizzeria, una serata al cinema, una domenica in casa (Azione 8).
Azione 4) Counseling familiare e corso di economia domestica
Si prevede un corso residenziale di economia domestica rivolto a donne straniere che vivono in contesti extra urbani e un corso di cucito.
Saranno anche realizzati colloqui e visite nelle varie abitazioni da parte dei volontari per verificare eventuali difficoltà nel percorso scolastico dei figli specie nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria.
Parallelamente si sonderà la disponibilità degli uomini delle famiglie straniere coinvolte a fare un percorso con un counselor e un mediatore culturale per provare ad aiutarli a ripensare al proprio ruolo in famiglia, perché diventino più collaborativi in casa.
Azione 5) Lotta all’abbandono scolastico
Si prevede un’azione di sensibilizzazione degli studenti stranieri a rischio e delle loro famiglie sull’importanza dello studio e la presa in carico delle diverse situazioni critiche allo scopo di verificare le possibilità di una ripresa degli studi.
A questo scopo ci saranno: incontri coordinati da figure educative rivolti a studenti e studentesse con le finalità di promuovere il riconoscimento del valore istituzionale della scuola, di rinforzare la consapevolezza dell’importanza dell’istruzione e della formazione professionale, di contrastare irregolarità nella frequenza scolastica
Saranno organizzati anche laboratori di studio, coordinati da figure educative e condotti da studenti universitari o delle scuole superiori con le finalità di: supportare gli studenti nello studio, rinforzare l’autostima, favorire l’apprendimento cooperativo, stimolare la sperimentazione di diverse strategie di studio, offrire tempi e spazi funzionali all’apprendimento.
Azione 6) Lavoro: formazione e percorsi di inserimento
Si intendono rafforzare percorsi di formazione professionale e inserimento lavorativo in particolare per MSNA e donne straniere, che sono soggetti particolarmente fragili e svantaggiati riguardo questo tema fondamentale. Saranno quindi attivati corsi di alfabetizzazione informatica, assistenza familiare (badante), cucina (lavapiatti, camerieri, cuochi), edilizia (muratore) e per diventare magazziniere o per guidare il muletto. Al termine della formazione verranno sviluppati percorsi di accesso al lavoro, potenziando le esperienze pregresse.
Azione 7) Accoglienza diffusa MSNA ed ex-MSNA
Sono migliaia i MSNA tra i 16 e i 18 anni, maschi e femmine, presenti in Italia senza la famiglia. Secondo la legge, hanno diritto a protezione in comunità fino al compimento del 18° anno e a una formazione scolastica fino alla licenza media. Il 18° compleanno si configura come un passaggio cruciale e spesso drammatico, data la perdita del diritto all’accoglienza. In questa prospettiva, la questione di come concretizzare un’accoglienza realmente inclusiva è della massima rilevanza. Il nostro progetto si propone da un lato di fare un’operazione di sensibilizzazione sul tema partecipando a incontri con famiglie italiane con figli minorenni di pari età (v. obiettivo 3) e arrivando ad attivare 5 nuovi casi di ospitalità e affiancamento (week-end, vacanze, inviti a cena, pranzo, ecc); dall’altro ci si propone di sostenere percorsi che favoriscano l'autonomia gestionale dei ragazzi che passano dalla vita assistita in comunità a quella esterna.
Azione 8) Corso base di videomaking
Nell’ambito dell’attività dell’Azione 3, saranno coinvolti due o tre minori italiani e due o tre MSNA perché, sotto la guida di un videomaker professionista, realizzino un cortometraggio sulle varie azioni del progetto.
Il corto sarà poi pubblicato su questo sito, come testimonianza del lavoro compiuto in generale e delle competenze raggiunte dai ragazzi grazie al corso base di 40 ore seguito tra febbraio e ottobre.